In Vietnam, la calligrafia occupa una posizione speciale nel campo delle belle arti. La storia millenaria del Paese lo ha visto contaminarsi ed influenzarsi di tante influenze culturali diverse. La calligrafia vietnamita, un elemento essenziale della cultura vietnamita, è un prodotto di questo processo: quella di oggi è una fusione armonica di vecchi e nuovi stili.
L’arte della calligrafia in Vietnam, sebbene non così diffusa come nel periodo dinastico, è ancora oggi una forma d’arte popolare, specialmente durante la festa più famosa del Vietnam: il Tet.
Che cos’è l’arte della calligrafia?
Possiamo definire la calligrafia vietnamita come l’arte di scrivere in modo che il testo comunichi un messaggio che va oltre il significato letterale delle parole, servendosi di pennello e inchiostro. Ha una storia che va di pari passo con lo sviluppo della scrittura ed è considerata una delle forme tradizionali di arte, nonché espressione della millenaria cultura vietnamita.
In vietnamita la calligrafia si chiama “Thư pháp”, dove “Thư” significa scrittura mentre “pháp” significa regola. Quindi, letteralmente l’espressione significa “la regola della scrittura”. Nel tempo, la calligrafia vietnamita è cresciuta oltre il suo significato originale di regola per scrivere magnificamente. È diventata l’arte di sprigionare bellezza in ogni singolo carattere.
Per praticare la calligrafia, la tradizione asiatica prevede occorrano i cosiddetti “quattro tesori dello studio” (văn phòng tứ bảo): carta (giấy), pennelli (bút lông), inchiostro (mực tàu), e calamaio (nghiên mực). Utilizzando questi semplici strumenti, l’artista lavora a mano libera, sotto la sola guida della sua maestria e ispirazione. Qui è dove l’arte della calligrafia del Vietnam è diversa dalla versione occidentale. Quest’ultima, infatti, impiega una serie di strumenti di disegno (come pennino, gomma, righello, compasso e squadra) per rispettare le proporzioni delle parole.
I due stili della calligrafia vietnamita
Alcuni potrebbero dire che l’arte della calligrafia in Vietnam sia simile a quella cinese. Ciò è assolutamente vero, dal momento che la Cina è la culla di quest’arte. La calligrafia cinese ha storicamente influenzata quella vietnamita per ragioni storiche dovute alla prossimità geografica tra i due Paesi, che ha senza alcun dubbio favorito un’influenza culturale. Tuttavia, la calligrafia del Vietnam ha anche una sua specifica identità e si presenta con caratteristiche proprie. Ad esempio, con l’introduzione dell’alfabeto latino come sistema di scrittura, anche la calligrafia è andata modificandosi. Quella contemporanea, infatti, appare come un’unione armoniosa tra Oriente e Occidente, tra modernità e tradizione. Ma andiamo con ordine, distinguendo i due principali stili della calligrafia vietnamita nella loro evoluzione storica.
1. La calligrafia Hán-Nôm: lo stile calligrafico “classico”
Storicamente, i maestri calligrafi usavano due tipi di caratteri: quelli del sistema di scrittura cinese (Chữ Hán) e quello vietnamita (Chữ Nôm). D’altra parte, il sistema Chữ Hán fu spesso usato come mezzo di comunicazione scritto. Di conseguenza, anche la calligrafia vietnamita seguiva lo standard della calligrafia cinese. Ad esempio, durante la dinastia Lý, il suo stile era simile alla dinastia cinese Tang mentre, durante la dinastia Trần, la calligrafia fu fortemente influenzata dalle dinastie cinesi Song e Yuan.
Nel tempo, il Vietnam ha sviluppato storicamente i propri stili di calligrafia per scrivere sia in Chữ Hán che in Chữ Nôm. Nella tarda dinastia Lê, il Vietnam sviluppò uno stile unico di calligrafia chiamato “Nam tự” (letteralmente “stile meridionale”) Utilizzato inizialmente per scoi burocratici (tant’è che veniva chiamato anche “Lệnh Thư”, cioè “stile per decreti”) in seguito è diventato popolare per tutti gli scopi di scrittura.
In termini generali, la calligrafia Hán e Nôm non risultavano diverse l’una dall’altra in termini di stile di scrittura e forma dei caratteri. Inoltre, entrambe richiedevano gli stessi strumenti, oltre allo stesso tipo e alle stesse dimensioni della carta.
2. La calligrafia moderna con l’alfabeto vietnamita
Al giorno d’oggi, la calligrafia è eseguita frequentemente nell’alfabeto vietnamita (a base latina) chiamato “Chữ Quốc Ngữ”, dal momento che sia il Chữ Hán sia il Chữ Nôm sono in gran parte caduti in disuso. La calligrafia Chữ Quốc Ngữ, cioè quindi la moderna calligrafia vietnamita, è influenzata dal moderno corsivo latino. Tuttavia, invece di usare le penne com’è d’uso nella calligrafia occidentale, i maestri calligrafi vietnamiti utilizzano ancora il tradizionale pennello.
D’altra parte, ereditando la maggior parte della quintessenza della calligrafia Hán-Nôm, la calligrafia vietnamita moderna ne condivide molte caratteristiche. Non solo pennelli e inchiostro, ma anche la scrittura su carta bianca e rossa, la disposizione delle lettere all’interno di blocchi tondi o quadrati, la posizione del sigillo e il significato stesso della calligrafia. L’innovazione dell’alfabeto utilizzato fa sì però che la calligrafia moderna risulti più ricca in termini di stile di scrittura.
Il significato delle arti calligrafiche in Vietnam
In Vietnam, la calligrafia è una delle forme d’arte più apprezzate. I vietnamiti credono che la calligrafia sia come uno specchio che riflette l’animo e i sentimenti di chi la scrive. Giocando con il pennello e l’inchiostro sulla carta, variando velocità dei tratti e spessore delle linee, con ogni carattere il maestro calligrafo riesce a comunicare il suo stato d’animo. È anche spesso associato a virtù come la pazienza e l’intelletto.
Soprattutto durante la festività del Capodanno lunare, molti vietnamiti si rivolgono ai maestri calligrafi alla ricerca di quello che diventa una piccola opera d’arte. Si ritiene, infatti, che possedere un’opera di calligrafia porti fortuna e che attesti la passione per la conoscenza di chi la possiede.
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