Il Vietnam, con la sua ricca storia e cultura millenaria, è un terreno fertile per leggende e tradizioni. Tra queste, gli animali sacri occupano un posto speciale nell’immaginario collettivo vietnamita. Queste creature, spesso intrecciate con la storia, la religione e il folklore del paese, riflettono le credenze, i valori e le aspirazioni del popolo vietnamita. In particolare, quattro di questi animali sacri – il drago, la fenice, la tartaruga e il Ky Lan – sono collettivamente noti in vietnamita come “Tu Linh” (Tứ Linh), che si può tradurre come “Quattro Animali Divini” o “Quattro Creature Spirituali”. In questo articolo, esploreremo il significato del Tu Linh e di ciascuno dei suoi componenti, analizzando il loro ruolo nella cultura e nella società vietnamita, nonché il loro impatto sull’arte e sulla letteratura del paese.
Gli animali sacri in Vietnam: il concetto di Tu Linh
Il Tu Linh rappresenta un concetto fondamentale nella cosmologia vietnamita tradizionale. Questi quattro animali sacri sono considerati i guardiani delle quattro direzioni e simboleggiano le virtù cardinali nella cultura vietnamita. Il drago (Rồng) rappresenta l’est e la primavera, la fenice (Phuong) il sud e l’estate, la tartaruga (Quy) il nord e l’inverno, e il Ky Lan l’ovest e l’autunno.
Oltre al loro significato direzionale e stagionale, ciascuno di questi animali incarna specifiche qualità e virtù considerate essenziali nella società vietnamita. Insieme, rappresentano l’armonia tra il cielo e la terra, tra l’uomo e la natura, e tra le diverse forze dell’universo. La presenza del Tu Linh in vari aspetti della vita vietnamita – dall’arte all’architettura, dalla letteratura alla vita quotidiana – sottolinea l’importanza di questi concetti nella cultura del paese.
Il drago vietnamita: simbolo di potere e prosperità
Tra tutti gli animali sacri del Vietnam, il drago occupa indubbiamente una posizione di preminenza. Questo essere mitologico, diversamente dalla sua controparte occidentale, non è visto come una creatura minacciosa, bensì come un simbolo di potere, prosperità e buon auspicio. Il drago vietnamita, noto come “Rồng”, è considerato il progenitore del popolo vietnamita e il protettore della nazione.
La leggenda narra che i primi vietnamiti discendano dall’unione tra un drago e una fata. Questa storia non solo spiega le origini mitiche del popolo, ma sottolinea anche l’importanza del drago come figura paterna e protettrice. Nel corso dei secoli, l’immagine del drago è stata utilizzata come emblema imperiale. Nella cultura vietnamita, il drago è associato all’imperatore e al potere imperiale. Si credeva che solo l’imperatore potesse indossare abiti decorati con l’immagine del drago. Inoltre, il drago è l’unico animale mitologico che fa parte dello zodiaco vietnamita.
Per approfondire: Il Drago nella cultura vietnamita
La fenice vietnamita: rinascita e virtù femminile
Un altro animale mitologico di grande importanza nella cultura vietnamita è la fenice (phượng hoàng). Questa creatura leggendaria, dal piumaggio variopinto e dalla voce melodiosa, è considerata la regina degli uccelli e simboleggia l’armonia tra yin e yang, i principi cosmici femminile e maschile.
Nella tradizione vietnamita, la fenice è associata alle virtù femminili ideali: grazia, bellezza, fedeltà e bontà. Per questo motivo, veniva spesso utilizzata come emblema dell’imperatrice. La fenice è anche un simbolo di pace e prosperità: si credeva che apparisse solo in tempi di pace e buon governo.
Nell’iconografia vietnamita, la fenice viene rappresentata come un uccello elegante con una lunga coda piumata, un becco affilato e una cresta elaborata. Spesso viene raffigurata in coppia con il drago, simboleggiando l’unione armoniosa tra maschile e femminile, cielo e terra.
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La tartaruga sacra: saggezza e longevità
La tartaruga occupa un posto speciale nella mitologia vietnamita, essendo considerata un animale sacro portatore di longevità, saggezza e protezione divina. Una delle leggende più famose del Vietnam narra di una tartaruga gigante emersa dal Lago di Hanoi per consegnare una spada magica all’eroe nazionale Le Loi, aiutandolo a sconfiggere gli invasori cinesi nel XV secolo.
Nella cosmologia vietnamita, la tartaruga è uno dei quattro animali sacri (insieme al drago, alla fenice e all’unicorno) che rappresentano le quattro direzioni cardinali e le quattro stagioni. La tartaruga simboleggia il nord e l’inverno, ed è associata alla stabilità, alla perseveranza e alla forza interiore.
Le tartarughe giganti sono considerate creature semi-divine e messaggere degli dei. Ancora oggi, nel cuore di Hanoi, la Torre della Tartaruga che sorge nel Lago Hoan Kiem (Lago della Spada Restituita) commemora la leggenda di Le Loi e rimane un importante simbolo della città.
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Il Ky Lan: unicorno vietnamita e guardiano della legge
Il Ky Lan, l’ultimo dei quattro animali sacri del Tu Linh, è talvolta descritto come l’unicorno vietnamita. Tuttavia, anziché essere rappresentato come un cavallo con un corno, il ky lan ha l’aspetto di un animale chimerico con corpo di cervo, coda di bue, zoccoli di cavallo e un singolo corno sulla testa. In Occidente viene spesso chiamato erroneamente leone per riferirsi alla “danza del leone”: sarebbe più corretto parlare di danza del ky lan o del qilin.
Nella mitologia vietnamita, l’unicorno è simbolo di purezza, nobiltà e buon auspicio. Si credeva che apparisse solo in presenza di saggi governanti o in occasione della nascita di grandi personalità. L’unicorno è anche associato alla letteratura e alla conoscenza: nelle raffigurazioni tradizionali, viene spesso mostrato mentre calpesta libri, non per distruggerli ma per assorbire e proteggere la saggezza in essi contenuta.
Il ky lan è considerato un animale gentile e pacifico, che si rifiuta di calpestare anche il più piccolo filo d’erba o di nutrirsi di esseri viventi. Per questo motivo, è diventato simbolo di compassione e rispetto per la vita.
L’impatto culturale e artistico dei quattro animali sacri del Vietnam
I quattro animali sacri hanno avuto un profondo impatto sulla cultura, l’arte e l’architettura del Vietnam. Le rappresentazioni di questi quattro animali sacri si trovano ovunque, dai templi antichi agli edifici moderni, dalle banconote ai francobolli. Queste creature sono spesso incorporate nel design di oggetti quotidiani, gioielli e abbigliamento tradizionale.
Nell’arte vietnamita, i quattro animali sacri sono frequentemente raffigurati in dipinti, sculture e incisioni. Le loro immagini adornano i tetti dei templi, le porte dei palazzi e le colonne degli edifici pubblici. In particolare, il motivo del drago è onnipresente nell’arte vietnamita, simboleggiando il potere imperiale e la protezione divina.
Nella letteratura e nel folklore, questi animali sacri sono protagonisti di numerose storie e leggende. Queste narrazioni non solo intrattengono, ma trasmettono anche importanti valori culturali e insegnamenti morali. Attraverso queste storie, i quattro animali sacri diventano veicolo per esplorare temi come il coraggio, la saggezza, la lealtà e l’armonia con la natura.
Animali mitologici minori
Oltre alle creature più celebri, la mitologia vietnamita annovera numerosi altri animali fantastici, ciascuno con il proprio significato simbolico e le proprie leggende. Tra questi, troviamo altri uccelli sacri come la gru, simbolo di longevità e saggezza, e il pavone, emblema di bellezza e dignità. C’è poi il cavallo-drago, una creatura ibrida che combina la forza del cavallo con i poteri magici del drago.
Un altro essere mitologico interessante è il ca ong, un pesce gigante simile a una balena che si credeva proteggesse i pescatori in mare. Secondo alcune leggende, il ca ong era in realtà l’incarnazione di antichi eroi o divinità marine che continuavano a vegliare sul popolo vietnamita.
L’eredità degli animali sacri nella cultura contemporanea
Nonostante i profondi cambiamenti sociali e culturali avvenuti in Vietnam negli ultimi secoli, gli animali sacri continuano a svolgere un ruolo importante nella cultura contemporanea del paese. Le loro immagini adornano ancora templi, pagode e edifici pubblici, mentre le loro storie vengono tramandate di generazione in generazione attraverso racconti popolari, opere letterarie e rappresentazioni artistiche.
Questi esseri leggendari sono diventati parte integrante dell’identità culturale vietnamita, incarnando valori tradizionali e offrendo un collegamento tangibile con il ricco patrimonio mitologico del paese. In un’epoca di rapida modernizzazione, gli animali sacri del Vietnam rimangono potenti simboli che continuano a ispirare, affascinare e connettere il popolo vietnamita con le proprie radici ancestrali.
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Gentile redazione di Tutto Vietnam,
Volevo ringraziarvi per il duro lavoro di informazione che da 10 anni ormai portate avanti!
Leggendo il vostro articolo sui Tứ Linh, non ho potuto fare altro se non riflettere sul loro significato e sulla loro storia in un contesto più ampio del Việt Nam.
Essi sono animali mitologici originatisi millenni orsono nel bacino della civiltà Han piuttosto che vietnamita. Reperti come i tamburi Đông Sơn o le varie oggettistiche della cultura Sa Huỳnh mi sembra siano ancora distanti da incorporare tali simbologie. A seguito degli intesi ed estesi rapporti fra le popolazioni di tutta l’asia orientale e sud-orientale, Drago, Fenice, Tartaruga e Kỳ Lân si diffusero a macchia d’olio nel tessuto culturale di questi popoli, e con essi i relativi significati. Realtà fortemente sinizzate come i Việt, assorbendo questi elementi, li rese di fatto parte integrante di una comunità pan-asiatica capace di interloquire tramite una lingua e delle espressioni comuni. Non serve ribadire quanto il Cinese Letterario abbia influito sulla costruzione di un Việt Nam indipendente. Indipendenza ottenuta grazie proprio alla capacità di pensare e farsi capire in termini riconoscibili dai propri vicini. Ciò escludendo il linguaggio della violenza ovviamente.
Ora, parlando di tradizione, mi sembra difficile pensare che in un Việt Nam pre-moderno si associasse ad aspetti culturali come i Tứ Linh l’aggettivo “vietnamita” o una sorta di senso di appropriazione di tali simboli. Al contrario, ritengo che questo fenomeno sia riconducibile più alla formazione della nazione Việt Nam, dove si è optato per una traiettoria culturale ben marcata. Fenomeno comune in ogni movimento nazionalista, sia chiaro. Probabilmente un Kinh si rendeva conto di essere parte di qualcosa di più esteso rispetto ai confini del proprio regno. Oppure non si poneva nemmeno il problema di definire tali astrazioni come culturalmente confinate, percependole piuttosto come una realtà universale.
Ritengo, dal mio punto di vista, che nel momento in cui si raccontano di simboli, pratiche e tradizioni così antiche sia opportuno descriverle nella loro complessità piuttosto che focalizzarsi su un aspetto puramente nazionale. Del resto, un articolo cinese, coreano o giapponese sullo stesso argomento e con lo stesso approccio avrebbe verosimilmente detto delle stesse cose.
Quanto invece sarebbe stato più interessante discutere dei cambiamenti che i Tứ Linh hanno subito nel passaggio fra una cultura e l’altra? Quali animali hanno sostituito? Il design e le simbologie si sono evolute diversamente rispetto alle terre natie? Ad esempio, la rappresentazione del drago è mutata nei secoli. Durante le prime dinastie del Đại Việt il drago aveva forme più simili ai Naga indiani piuttosto che ai tratti cinesi. Questo riflette scelte estetiche precise ed enfatizza l’influenza dei rapporti con il sudasia. Con il tempo il drago poi si è conformato a standard più sinitici, indicando un progressivo avvicinamento culturale ai vicini del nord. I rapporti fra i due, del resto, non furono solamente di contrasto, dominazione e sottomissione. I commerci fiorivano, delegazioni andavano e venivano, e migranti cinesi si stabilivano lungo le coste andando di volta in volta ad arricchire o modificare il tessuto culturale dei Việt con pratiche e credenze nuove o similari.
Spero che questo commento possa esservi d’aiuto in futuro. Se avete domande, commenti o perplessità contattatemi pure.
Tanti saluti e in bocca al lupo!
Nicola Danieletto
Ciao Nicola,
ti ringraziamo per il tuo dettagliato commento e per i complimenti sul nostro lavoro.
Hai sollevato diversi punti interessanti sulla dimensione pan-asiatica dei Tứ Linh. L’articolo si concentrava principalmente sul loro ruolo nella cultura vietnamita ma hai ragione – la loro storia è molto più ampia e complessa. L’esempio che porti sull’evoluzione del drago vietnamita è particolarmente interessante.
Il nostro obiettivo è rendere la cultura vietnamita accessibile a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo affascinante. Cerchiamo di bilanciare la profondità storica con la necessità di fornire contenuti fruibili anche per chi non ha un background accademico. Detto questo, apprezziamo sempre quando i nostri lettori condividono le loro conoscenze nei commenti, arricchendo così la discussione per tutti.
Grazie ancora per il tuo contributo!