Il tè al loto è uno dei più antichi tè del Vietnam ed oggi ci sono appena una trentina di famiglie che lo producono nella vecchia, tradizionale maniera. La tecnica della profumazione del tè al loto vietnamita è considerata, a ragione, una forma di arte: infatti, molta attenzione deve essere posta in ogni fase del lungo e delicato procedimento.
In Vietnam il loto simboleggia la bellezza, la purezza e la fortuna. Quando viene unito ad un tè verde di alta qualità, il risultato è il “trà sen”, una bevanda caratterizzata da un aroma dolce con note di vaniglia.
Embed from Getty ImagesStoria e leggenda del tè al loto vietnamita
I vietnamiti raccontano che il “trà sen” sia nato nel diciannovesimo secolo, durante la dinastia Nguyen, ad opera del re Tu Duc. Questi, nell’antica capitale di Hue, era rinomato per bere il tè profumato al loto in una maniera davvero speciale.
Si narra, infatti, che nel pomeriggio usasse farsi portare dai suoi servitori su un lago colmo di fuori di loto. Lì il re poneva una manciata di tè in ciascun fiore e poi ne legava i petali per sigillarne il contenuto. In tal modo, il tè si sarebbe asciugato durante la notte e allo stesso tempo avrebbe assorbito il profumo dei petali.
Al mattino i servi tornavano ai fiori di loto, aprivano con cautela i petali e toglievano il tè verde, ora fortemente profumato della dolce fragranza del fiore di loto. A questo punto potevano finalmente offrirlo al re per il suo rinfresco del mattino.
Embed from Getty ImagesUn tè prezioso
Al tempo della monarchia, il tè del loto veniva servito solo ai nobili di alta classe o ai reali e, quindi, ne veniva prodotta solo una quantità limitata. Durante la dinastia Nguyen la preparazione del tè fu elevata ad arte e divenne un’usanza quella di portare le barche sui laghi nelle notti di luna piena, quando il loto i fiori stavano per sbocciare, per inserirvi il tè e chiuderli con un nastro o uno spago.
Oggi il tè al loto è ancora considerato un tè prezioso che viene utilizzato solo in occasioni speciali o per dimostrare ospitalità verso chi si accoglie in casa propria.
La preparazione del tè al loto oggi
Il metodo tradizionale di preparazione del tè al loto vietnamita, che prevede l’avvolgimento del tè all’interno dei fiori, è ancora usato ma non è più popolare. Infatti, solo una trentina di famiglie utilizza ancora questo antico procedimento. Oggigiorno, tecniche più moderne hanno sostituito il metodo originario. Per esempio, i produttori di tè preferiscono raccogliere i fiori di loto quando sbocciano piuttosto che riempirli di tè ogni sera. Tuttavia, la procedura di preparazione del tè resta ancora molto complicata e richiede un lavoro meticoloso da parte dei produttori di tè.
Embed from Getty ImagesPrima dell’alba i produttori si recano sui laghi per raccogliere i fiori di loto: qui scelgono i fiori migliori e li staccano dalle piante: questa fase deve essere svolta rapidamente per preservare la freschezza del fiore ed il suo profumo. Successivamente, petali e stami vengono separati. Il processo di profumazione iniziale avviene avvolgendo il tè nei petali per un paio di giorni, per dare tempo ad esso di asciugarsi.
Embed from Getty ImagesSuccessivamente, il tè viene unito agli stami, che costituiscono la parte più preziosa ed importante nella profumazione del tè. Se ti stai chiedendo perché il tè al loto vietnamita sia così prezioso, ti basti pensare che, per produrne un chilo di alta qualità, sono necessari gli stami di 1400 fiori di loto!
Non è facile acquistare il tè al loto vietnamita in Italia. Si può fare qualche tentativo in negozi etnici ben forniti, oppure puoi trovarlo su Amazon. Noi lo abbiamo trovato qui a 17,50 euro e qui a 14,89 euro.
Come servire correttamente il tè al loto vietnamita
Acquistare un tè al loto vietnamita di alta qualità non basta per assaporarne un’ottima tazza calda: infatti, altrettanto importante è la procedura da seguire per prepararlo e servirlo. Adesso ti mostriamo come servire il tè al loto nel modo giusto per preservare e apprezzare al meglio il suo gusto. Se te lo stai chiedendo, ebbene sì: quella che ti stiamo descrivendo è la famosa cerimonia del tè.
- Porta l’acqua alla giusta temperatura
L’acqua bollente rende il tè più buono? Sbagliato. Il tè al loto è una bevanda leggera e delicata, quindi non c’è bisogno di utilizzare acqua troppo calda per prepararlo. Infatti, la temperatura ideale dell’acqua è 70° C. Invece, se si utilizza l’acqua bollente, il tè si rovina diventando amaro.
- Riscalda la teiera e le tazze
Questo passaggio serve non solo per rendere il tè più buono, ma anche per mantenerlo caldo più a lungo. Assicurati che tazze e teiera siano ben pulite, dopodiché riempi la teiera di acqua calda. Agita dolcemente la teiera per una decina di secondi, dopodiché versa l’acqua nelle tazze. Dopo alcuni secondi, versa via l’acqua dalle tazze.
- Prepara la giusta dose di tè
Non esiste una regola precisa sulle quantità di tè da utilizzare. Infatti, tutto dipende da quanto vuoi che il tuo tè sia forte. Ad ogni modo, la proporzione media è di 4 grammi di tè per 100 ml di acqua. Puoi usare più tè se sei in compagnia
- Pulisci il tè
Ricapitolando: l’acqua è alla giusta temperatura, le tazze e la teiera sono riscaldate, la giusta quantità di tè è stata scelta. Il passaggio successivo richiede solo qualche secondo, per pulire le foglie di tè. Mette una quantità minima della tua acqua nella teiera, lo stretto necessario per immergervi il tè. Scuoti la teiera rapidamente ma delicatamente, dopodiché versa via l’acqua.
- Procedi all’infusione
Ora che anche il tè è pulito, versa nella teiera abbastanza acqua per il tuo consumo. Copri la teiera con il suo coperchio e versa un po’ della tua acqua calda sopra di esso: sigillando così la teiera dall’esterno, i profumi resteranno dentro. Lascia il tè al loto in infusione per due-tre minuti.
- Versa il tè nelle tazze e gustalo!
Trascorso il tempo di infusione, scuoti leggermente la teiera. A questo punto puoi versarlo nelle tazze ed assaporarlo. Per apprezzare al meglio il suo sapore fresco e pulito, le note di vaniglia ed il profumo del fiore di loto, gustalo a piccoli sorsi.
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