Il sindaco di Torino Piero Fassino ed il presidente del Comitato del Popolo di Città Ho Chi Minh City, Le Hoang Quan, hanno siglato, nei giorni scorsi, in sala Rossa, un Patto di Amicizia e Cooperazione tra le due città.
Torino, come amano dire i Viet Kieu torinesi, “è un po’ la capitale del Viet Nam in Italia”, in quanto sede del Consolato vietnamita, del Centro di Studi Vietnamiti (attivo dal 1989, diretto da Sandra Scagliotti e presieduto dal Prof. Michelguglielmo Torri), della Biblioteca Enrica Collotti Pischel e dell’Associazione Nazionale Italia Viet Nam, presieduta dal Sen. Fausto Cò. Dal 1996 è attiva altresì a Torino la Camera di Commercio Italia Viet Nam, oggi presieduta dal Prof. Gustavo Belforte.

Nella foto: Piero Fassino e Le Hoang Quan.
Nella foto: Piero Fassino e Le Hoang Quan.

“E’ questo un accordo che ha grandi potenzialità – ha spiegato il sindaco Fassino – dal punto di vista economico, culturale, universitario e turistico. Il Vietnam negli ultimi anni si e’ affermato sempre più come uno dei grandi Paesi emergenti dell’Asia. Un numero crescente di imprese italiane, tra le quali, Eni, Gruppo Piaggio, Gruppo Danieli stanno operando in Vietnam e sono certo che questo gemellaggio potrà favorire l’incremento della presenza di aziende piemontesi in questo Paese. La nostra attenzione al Vietnam e a tutto il continente asiatico – ha aggiunto Fassino – e’ importante. Guardiamo al Vietnam come Paese strategico per la proiezione internazionale della nostra città in Asia. Da oggi parte una cooperazione molto utile per le nostre due città a cui daremo concretezza ed operatività”. L’accordo tra Torino e città Ho Chi Minh e’ il primo concluso dalla città’ vietnamita con una italiana. Il presidente del Comitato del Popolo di Ho Chi Minh City, l’antica Saigon, Le Hoang Quan ha sottolineato le molte somiglianze tra Torino e la sua città: “entrambe sono poli economici importanti per i rispettivi Paesi – ha detto – e centri culturali e con forte attrattiva’ turistica. Da inizio anno la nostra città ha accolto quasi 3 milioni di turisti: sono certo che ci siano grandi e crescenti opportunità di collaborazione”.
L’accordo è finalizzato ad incrementare i rapporti bilaterali negli ambiti del commercio e degli investimenti, della formazione, dell’innovazione, della cultura e turismo. Inoltre, verranno approfondite le possibilità di collaborazione per l’e-government e l’informatizzazione della pubblica amministrazione, la pianificazione e lo sviluppo urbano e l’ambiente.

In rappresentanza del Console, Sandra Scagliotti, all’estero per motivi di lavoro, all’incontro della firma e al successivo Seminario ha partecipato il Prof. Gustavo Belforte del Politecnico di Torino – da anni impegnato in Viet Nam con progetti di cooperazione tecnico-scientifica. Belforte, oggi presidente della Camera di Commercio Italia Viet Nam era accompagnato da Walter Cavrenghi e Giovanni Bianco (CCIV).

Presenti per il Consolato e in nome del Centro di Studi Vietnamiti, della Biblioteca Enrica Collotti Pischel e dell’Associazione Italia Viet Nam, Eduado Ferretti, Valeria Saglio (attaché consolare) e Eleonora Boero.
Presenti per il Consolato e in nome del Centro di Studi Vietnamiti, della Biblioteca Enrica Collotti Pischel e dell’Associazione Italia Viet Nam, Eduardo Ferretti, Valeria Saglio (attaché consolare) e Eleonora Boero.

Ecco, rivolto ai nostri utenti, un breve resoconto delle due giornate, a cura di EDUARDO FERRETTI
del Centro di Studi Vietnamiti.

Il saluto della Città di Torino
“L’incontro con la città di Torino è un’occasione che per condividere il nuovo assetto della città metropolitana. La città di Torino è stata il motore industriale dell’Italia e la capitale economica per tutto il 900, diventando poi la seconda realtà economica italiana. Torino è indiscutibilmente un città turistica, è una capitale di cultura che ha attratto crescenti flussi di visitatori italiani e stranieri. Luogo strategico per l’ONU dove hanno sede: l’ILO, l’Istituto di Ricerca della sulla Giustizia e lo staff college delle Nazioni Unite. Inoltre, la città è un polo di eccellenza nello sviluppo e nella ricerca, grazie a realtà come con l’Università di Torino e il Politecnico. Nella città hanno sede molte sedi diplomatiche e consolari non solo il Viet Nam, ma anche e venti consolati onorari. Siamo grati alla delegazione di Ho ChiMinh City per essere qui presente. HCMC è la capitale indiscussa dello sviluppo economico, è la sesta capitale per dinamicità del mondo. Incarna le ambizioni del Vietnam del futuro questo accordo incarna: il turismo, l’economica, informatizzazione della P.A, innovazione urbana e ambiente. (Torino è la prima città Italia che sigla un accordo con Ho Chi Minh City)”.

Nella foto il terzo da sinistra Cao Chinh Thien Ambasciatore del Viet Nam in Italia
Nella foto il terzo da sinistra Cao Chinh Thien Ambasciatore del Viet Nam in Italia

Le Hoang Quan ha detto:
“Oggi a nome della città di HCMC, vorrei ringraziare la Camera di Commercio di Torino e il Centro di Promozione di HCMC. Stamattina abbiamo avuto una conversazione molto amichevole con il Sindaco, dopo l’accordo di ieri. Infatti, abbiamo riscontrato che le aziende italiane sono molto interessate a investire in Vietnam. La relazione diplomatica tra Italia e Viet Nam è nata nel 73′ e dopo quarant’anni la relazione si è sempre più rafforzata, dopo la firma del partenariato strategico. Noi vietnamiti ci ricordiamo il supporto del popolo italiano dopo la guerra e per la ricostruzione del Paese. HCMC è stato il luogo dove Ho Chi Minh ha trovato la sua strada per guidare il paese, sono passati 104 anni e la città è cambiata molto. Per quanto riguarda il lato economico, HCMC contribuisce per un terzo al Pil del Paese, infatti solo dall’Italia esistono 35 aziende con 20 uffici di rappresentanza. L’anno scorso gli investimenti hanno raggiunto un cifra che si aggira intorno ai 500 milioni. Per un percorso di integrazione nel contesto internazionale, l’accordo che abbiamo firmato con Torino, rappresenta un accordo in più, rispetto ai quaranta che abbiamo già firmato. In EU esistono accordi con la Bulgaria e la Germania. HCMC è il centro economico più importante del Viet Nam, che contribuisce al 70% al prodotto interno lordo del paese. (ENI esportazione petrolio e industria agro-alimentare) Pepe, caucciù.
HCMC è un inoltre un Centro di Educazione con un’importante Università, che vorrebbe collaborare con la vostra. Abbiamo 40 strutture universitarie che collaborano e molti centri per la formazione per noi sarebbe importante collaborare con la città di Torino. Quest’ultima è riconosciuta come un importante centro artistico e culturale in Europa. Venite in Vietnam a valutare di persona le nostre potenzialità!”
Cao Chinh Thien, Ambasciatore del Viet Nam in Italia:
“Desidero ringraziare la città di Torino che ha organizzato questo seminario. Come avete potuto vedere, HCMC è interessata a collaborare con Torino. Inoltre, come rappresentante del Viet Nam in Italia, posso dire che dal 73’, lo scambio diplomatico con l’Italia, è cresciuto e questo ha portato un aumento dei rapporti commerciali. La crescita dell’export è arrivata a 4.1 miliardi e con un aumento del 19% rispetto all’anno scorso. Mentre, le importazioni dall’Italia sono cresciute fino a 1,5 miliardi con un aumento del 5% con un importo che tocca i 700 miliardi. L’Italia si classifica al 18 posto per importazione, al 15 per esportazione, ed è il quinto dei 28 paesi europei e il 108 paese per investimenti con 408 milioni di dollari.
Il primo investitore è l’ENI il secondo è quello di data logic con licenza di investimento di 46 milioni di dollari; il terzo è la Piaggio con un investimento di 45 milioni per montare i motorini; quarto per viaggi in Viet Nam. Il quinto progetto è la società di tinture e di tessile, il sesto Rehab società design con 18 milioni di dollari per produrre componenti sanitari, Bonfiglioli con 16 milioni per produrre turbina e SPA Società Italiana Perle, Aristò Investitori per la caldaie. Nel 2014 viene implementato l’accordo strategico tra Italia e Viet Nam firmato poi, tra 19 a 16 Marzo, tramite la Presidente Boldrini è stato invitato Matteo Renzi in Viet Nam, Infatti. Il Primo Ministro vietnamita e l’ENI hanno firmato degli accordi di collaborazione importanti.
Il Comitato per la Collaborazione Italia Viet Nam, è stato firmato il 25 Novembre con 15 settori importanti di sviluppo grazie alla presenza viceministro Della Vedova e delI’ICE con più di 100 aziende italiane.
Colgo questa occasione per annunciarvi che la prossima riunione si terrà a Ottobre 2015 a Roma, ci sarà anche un’altra occasione Viet Nam Food a HCMC e l’Italia è un ospite speciale. Cosicché che Viet Nam e Italia rafforzino i rapporti; rinnovo il vostro caloroso saluto.”
Antonella Maria-Ministero Sviluppo Economico (ex Ministero Sviluppo Estero, Politica Internazionale e Internazionalizzazione delle Imprese):
“I nostri rapporti con il Viet Nam sono iniziati nel 73’e hanno più di quarant’anni di vita. Il Viet Nam sta diventando sempre più strategico per molti motivi, non sono perché è un paese stabile, da un punto di vista politico, ma ha un’economia sempre più aperta e in crescita (6% 2014, 7,3% del 2013, crescita del 6.4 2015 6.5 2016). Ad oggi il Viet nam è molto impegnato nella stesura di una nuova costituzione con maggiore liberalizzazione del settore economico ed è nel nostro interesse incrementare la Cooperazione Bilaterale. Vorrei aggiungere che il 4 Agosto è terminato l’accordo di libero scambio tra l’UE e il Viet Nam dove sono state abbattute del 75% tutti i tassi e le barriere tariffarie e doganali, soprattutto nel settore chimico. Infatti, questo è un mercato dove sarebbe opportuno imparare a conoscere le notevoli opportunità. Ad oggi, mi è stato illustrato l’accordo di partenariato strategico del 2013, che statuisce l’accordo, aggiungo anche la seconda parte si terrà a Roma o a Milano, il 16 Ottobre, sotto gli auspici della Commissione Mista, mentre il 17 Ottobre si terrà in Confindustria un b to b e siamo qui per raccogliere i nomi dei settori interessati. In sintesi, noi a livello istituzionale e gli imprenditori a livello concreto (superare le criticità). I settori che abbiamo individuato quello del food e dell’agroindustria, del packaging, ICT, il medico e il biomedico, tessile, lavorazione marmo e pietre. Fino ad ora è stato visto come un Paese difficile da raggiungere con poche infrastrutture locali, mail nostro approccio deve cambiare.

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