In Vietnam, i giardini non sono semplici spazi verdi ma raccontano storie millenarie di cultura, spiritualità e arte. Dall’eleganza formale dei giardini imperiali di Hue alle distese fiorite di Da Lat, dalle oasi urbane di Hanoi ai vivai galleggianti del delta del Mekong, ogni giardino riflette un aspetto diverso dell’anima del paese.

La tradizione dei giardini vietnamiti affonda le sue radici in un ricco patrimonio culturale che intreccia influenze cinesi, khmer e francesi. Nei secoli, i giardinieri vietnamiti hanno sviluppato un’arte unica, capace di fondere armonia estetica e significato simbolico. Ogni pianta, ogni pietra, ogni specchio d’acqua racconta una storia e comunica un messaggio preciso.

Oggi, questi spazi verdi continuano a evolversi. Nelle città moderne, i parchi pubblici preservano tecniche antiche mentre abbracciano nuove funzioni sociali. Nei mercati dei fiori, tradizione e commercio si fondono in uno spettacolo quotidiano che inizia prima dell’alba. Nei giardini privati, famiglie di coltivatori mantengono vive pratiche centenarie, adattandole alle sfide contemporanee.

Questo articolo è un viaggio attraverso i più bei giardini del Vietnam. Esploreremo insieme la maestosità dei giardini imperiali, la bellezza delle città dei fiori, il fascino dei parchi urbani e l’intreccio di stili e influenze che caratterizza questi spazi verdi. Scopriremo come il clima, la geografia e la cultura abbiano plasmato l’arte del giardino vietnamita, e come questa tradizione continui a fiorire nel XXI secolo.

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I giardini imperiali del Vietnam raccontano una storia millenaria di potere, bellezza e spiritualità.

Un passato di meraviglie e significati nascosti

I giardini imperiali del Vietnam raccontano una storia millenaria di potere, bellezza e spiritualità. Questi spazi non erano solo luoghi di piacere per la corte, ma rappresentavano un microcosmo dell’impero stesso, dove ogni elemento naturale si intrecciava con significati profondi e simbolici.

I tesori nascosti di Hue: giardini di corte

La Città Imperiale di Hue custodisce alcuni dei più affascinanti giardini storici del Sud-est asiatico. Nei giardini del palazzo Tu Duc, le acque dei laghi riflettono i padiglioni di legno, creando un gioco di specchi che moltiplica la bellezza del luogo. I sentieri si snodano tra antichi alberi di frangipani e boschi di bambù, mentre ponticelli in pietra attraversano piccoli corsi d’acqua.

Il giardino Co Ha, nascosto tra le mura del palazzo, rappresenta uno degli esempi più raffinati di arte paesaggistica vietnamita. Qui, i giardinieri imperiali creavano miniature di montagne utilizzando rocce calcaree, circondandole con rare specie di orchidee e felci. Le piante erano disposte seguendo principi precisi: le più alte sul fondo, le più basse davanti, creando l’illusione di una profondità infinita in uno spazio contenuto.

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L’eredità della dinastia Nguyen nei giardini storici

La dinastia Nguyen ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte dei giardini vietnamiti. I loro architetti paesaggisti combinavano elementi naturali e artificiali con straordinaria maestria. Nel giardino Thieu Phuong, i fiori di loto emergono da vasche di pietra finemente scolpite, mentre pergolati ricoperti di gelsomino offrono riparo nelle giornate più calde.

L’attenzione al dettaglio si manifesta anche nella scelta delle piante: ogni specie aveva un significato particolare. I pini rappresentavano la longevità, i crisantemi la nobiltà d’animo, mentre i pruni in fiore simboleggiavano la purezza. Questa complessa simbologia trasformava ogni passeggiata in un percorso ricco di significati.

Arte e simbolismo nei giardini imperiali del Vietnam

Il disegno dei giardini imperiali seguiva regole precise. L’acqua, elemento fondamentale, scorreva da est a ovest, seguendo il percorso del sole. I padiglioni erano posizionati per catturare le brezze estive e offrire riparo durante i monsoni. Le pietre, scelte con cura, erano disposte in gruppi di tre o cinque, numeri considerati propizi.

I giardinieri imperiali erano veri artisti, capaci di creare scenari che cambiavano con le stagioni. In primavera, i fiori di pesco tingevano l’aria di rosa, in estate le ninfee coprivano gli stagni, in autunno gli aceri si accendevano di rosso.

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Nel cuore di Da Lat, il Giardino dei Fiori si estende per oltre 7.000 metri quadrati.

Da Lat: il giardino degli altipiani del Vietnam

A 1.500 metri di altitudine, Da Lat è un gioiello incastonato tra le montagne del Vietnam centrale. Il clima fresco e le frequenti piogge hanno creato le condizioni perfette per la crescita di innumerevoli specie floreali. La città deve il suo soprannome di “Città dei Fiori” ai francesi che, all’inizio del ‘900, la trasformarono in una stazione climatica dove coltivare fiori e ortaggi europei.

Nel cuore di Da Lat, il Giardino dei Fiori si estende per oltre 7.000 metri quadrati. Gli antichi viali, disegnati durante l’epoca coloniale, conducono i visitatori attraverso aiuole che cambiano colore con il susseguirsi delle stagioni. Le orchidee locali, con le loro forme uniche, convivono con rare specie importate dall’Europa. Le rose di Da Lat, famose in tutto il Vietnam, fioriscono quasi tutto l’anno grazie al clima particolare degli altipiani.

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Me Linh: il regno delle orchidee

A pochi chilometri da Hanoi, Me Linh racconta una storia diversa della floricultura vietnamita. Questa cittadina nella provincia di Vinh Phuc si è guadagnata la fama di capitale delle orchidee del nord. I vivai familiari, alcuni attivi da oltre un secolo, custodiscono varietà rare di orchidee autoctone che non si trovano in nessun’altra parte del paese. Le tecniche di coltivazione, tramandate di generazione in generazione, si sono evolute mantenendo intatto il rispetto per la tradizione.

Passeggiando tra le serre di Me Linh, si scoprono orchidee dai colori e dalle forme sorprendenti. I coltivatori locali hanno sviluppato metodi unici per riprodurre specie rare come la Paphiopedilum hangianum, un’orchidea endemica del Vietnam settentrionale. Il microclima particolare della zona, con le sue nebbie mattutine e l’umidità costante, crea condizioni ideali per queste piante delicate.

Sa Dec: il giardino galleggiante

Nel delta del Mekong, Sa Dec racconta una storia diversa. Qui i giardini si sviluppano lungo i canali, creando un paesaggio unico dove terra e acqua si fondono. I vivai galleggianti di Sa Dec sono il cuore pulsante del commercio floreale del Sud del Vietnam. Le famiglie di coltivatori tramandano tecniche antiche di generazione in generazione, coltivando fiori su piccole isole artificiali create con fango del fiume e piante acquatiche.

Il villaggio dei fiori di Sa Dec è particolarmente noto per le sue rose antiche. Alcune varietà risalgono all’epoca coloniale e sono sopravvissute grazie alla dedizione dei coltivatori locali. I giardini si estendono per chilometri lungo i canali, creando un mosaico di colori che si riflette nelle acque del Mekong.

L’arte della coltivazione tradizionale

La coltivazione dei fiori in Vietnam unisce tradizione e innovazione. A Da Lat, le moderne serre di vetro si alternano a metodi di coltivazione centenari. I coltivatori seguono ancora il calendario lunare per determinare i tempi di semina e raccolta. L’uso di pesticidi è minimo, sostituito da antiche pratiche di controllo naturale dei parassiti.

A Sa Dec, i giardinieri hanno sviluppato tecniche uniche per coltivare in un ambiente semiacquatico. Le piante crescono su letti rialzati di compost organico, irrigati naturalmente dalle maree del Mekong. Questa tecnica non solo produce fiori di straordinaria bellezza, ma contribuisce anche a preservare l’ecosistema del delta.

A Me Linh, i coltivatori di orchidee hanno sviluppato un approccio che unisce metodi ancestrali e ricerca moderna. Le piante crescono in substrati preparati secondo ricette tradizionali, ma i sistemi di irrigazione e il controllo del clima nelle serre utilizzano tecnologie avanzate. Questa fusione di antico e moderno ha permesso di preservare specie rare che rischiavano l’estinzione.

Nel cuore pulsante di Hanoi, il parco Bach Thao rappresenta un'oasi di pace e biodiversità.

Bach Thao: i giardini botanici storici del Vietnam

Nel cuore pulsante di Hanoi, il parco Bach Thao rappresenta un’oasi di pace e biodiversità. Nato come Orto Botanico durante il periodo coloniale francese, oggi ospita oltre 100 specie di alberi tropicali. I viali centenari sono ombreggiati da maestosi baniani e alberi della gomma, mentre nelle aree più riparate crescono rare specie di felci e orchidee.

Il parco conserva ancora la struttura originale del XIX secolo, con sentieri che si snodano tra aiuole tematiche. La sezione dedicata alle piante medicinali tradizionali è particolarmente interessante: qui si coltivano erbe utilizzate da secoli nella medicina vietnamita. Il lago centrale, con i suoi isolotti artificiali, offre rifugio a diverse specie di uccelli acquatici.

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Thong Nhat: storia e natura nel cuore di Hanoi

Il Parco Thong Nhat, conosciuto anche come Parco della Riunificazione, si estende per 50 ettari nel cuore della capitale. Il grande lago centrale riflette le chiome di antichi baniani, alcuni dei quali hanno più di un secolo di vita. I sentieri si snodano tra giardini in stile tradizionale, dove le piante acquatiche creano paesaggi mutevoli con il cambio delle stagioni. All’alba, il parco si anima di gruppi che praticano tai chi e yoga, mentre gli appassionati di botanica studiano la ricca collezione di piante native.

I mercati dei fiori: un’esplosione di colori all’alba

Il mercato dei fiori di Quang Ba a Hanoi è un mondo a parte che prende vita nel cuore della notte. Dalle due del mattino, i commercianti arrivano da tutta la regione del Delta del Fiume Rosso con i loro carichi di fiori freschi. L’aria profuma di rose, gigli e crisantemi, mentre le contrattazioni si svolgono sotto la luce delle lampade a led.

Non meno affascinante è il mercato dei fiori di Ho Thi Ky a Ho Chi Minh City, dove i venditori espongono le loro merci in stretti vicoli colorati. Qui si possono trovare sia fiori locali che varietà importate, dalle orchidee tailandesi ai gigli olandesi. Il mercato è anche un importante centro per il commercio all’ingrosso di piante ornamentali.

Il Giardino Botanico di Nha Trang: dove la giungla incontra il mare

Sulla costa centrale del Vietnam, il Giardino Botanico di Nha Trang offre un’esperienza unica. Il microclima costiero ha permesso lo sviluppo di una collezione straordinaria di piante endemiche del Vietnam centrale. I sentieri si arrampicano sulla collina, rivelando panorami mozzafiato sulla baia. Qui si possono ammirare rare specie di cycas e felci primitive che crescono solo in questa regione. Il giardino svolge un ruolo importante nella conservazione della flora locale e nella ricerca botanica.

Oasi verdi: i moderni giardini urbani del Vietnam

Le città vietnamite stanno riscoprendo l’importanza degli spazi verdi. A Ho Chi Minh City, il parco Tao Dan offre 10 ettari di vegetazione tropicale nel distretto 1. Gli alberi secolari offrono riparo a una colonia di scoiattoli, mentre i praticanti di tai chi si riuniscono all’alba tra aiuole fiorite e stagni di loto.

A Ho Chi Minh City, i Giardini di Suoi Tien rappresentano un esempio unico di come la tradizione buddhista possa fondersi con il verde urbano moderno. I viali di bambù creano tunnel naturali che conducono a giardini tematici dove si coltivano piante medicinali tradizionali. Gli stagni di loto e le cascate artificiali creano un ambiente sereno che contrasta con il ritmo frenetico della metropoli.

A Hanoi, il Parco Lenin si distingue per il suo design che fonde elementi sovietici e vietnamiti. Le ampie aiuole geometriche ospitano collezioni di rose e ibischi, mentre i viali alberati offrono refrigerio nelle afose giornate estive. Questi spazi verdi non sono solo polmoni ecologici, ma veri e propri luoghi di aggregazione sociale dove gli abitanti delle città ritrovano il contatto con la natura.

L'influenza della cultura cinese nei giardini vietnamiti si manifesta in modi sottili ma profondi.

La tradizione cinese nei giardini del Vietnam

L’influenza della cultura cinese nei giardini vietnamiti si manifesta in modi sottili ma profondi. I giardini delle pagode di Cholon, il quartiere cinese di Ho Chi Minh City, mostrano questa fusione di stili. I muretti decorativi, le pietre ornamentali e i piccoli padiglioni seguono principi estetici cinesi, ma sono reinterpretati con sensibilità vietnamita. Le piante sono disposte in modo da creare scorci suggestivi, incorniciati da porte circolari tipiche dell’architettura cinese.

Nelle pagode antiche, come la Thien Hau, i cortili interni racchiudono giardini dove il confine tra spazio sacro e naturale sfuma. I bonsai, arte importata dalla Cina ma sviluppata in modo unico in Vietnam, decorano questi spazi con forme che raccontano storie silenziose.

L’eredità dei giardini coloniali francesi

I francesi hanno lasciato un’impronta indelebile nel paesaggio vietnamita. A Da Lat, i viali alberati e le ville con giardini all’europea raccontano questa storia. I roseti, importati dalla Francia, si sono adattati al clima locale creando varietà uniche. I giardini pubblici delle città coloniali seguono il modello francese, con aiuole geometriche e fontane ornamentali, ma ospitano piante tropicali.

Il Parco Indipendenza di Ho Chi Minh City conserva ancora il disegno originale francese. Le palme reali si alternano a piante locali, creando un interessante dialogo tra stili europei e vegetazione asiatica. Questi spazi rappresentano un esempio perfetto di come il Vietnam abbia saputo integrare influenze straniere nella propria tradizione.

L’arte del feng shui nel giardino vietnamita

Il feng shui ha plasmato profondamente l’approccio vietnamita al giardino. Nei templi e nelle case tradizionali, ogni elemento segue precise regole di orientamento. L’acqua, elemento fondamentale, deve scorrere in direzioni considerate propizie. Gli alberi sono piantati in posizioni specifiche per attrarre energia positiva e proteggere dalle influenze negative.

Questa pratica antica si è evoluta nel tempo, adattandosi alle esigenze moderne. Nei giardini contemporanei, i principi del feng shui guidano ancora la disposizione degli elementi: dai percorsi d’acqua alla scelta delle piante, dalla posizione delle rocce all’orientamento dei sentieri. Ogni scelta è pensata per creare armonia tra l’uomo e l’ambiente naturale.

Il clima del Vietnam varia notevolmente tra nord e sud, influenzando il momento ideale per visitare i diversi giardini.

Le stagioni migliori per visitare i giardini in Vietnam

Il clima del Vietnam varia notevolmente tra nord e sud, influenzando il momento ideale per visitare i diversi giardini. Nel nord, la primavera (da febbraio ad aprile) regala spettacoli di fioritura nei giardini di Hanoi e dintorni. Il clima è mite e le piogge sono rare, perfetto per lunghe passeggiate nel parco Bach Thao o nel mercato dei fiori di Quang Ba.

Nel centro del paese, Da Lat gode di un clima primaverile tutto l’anno, ma i mesi da dicembre a marzo offrono le fioriture più spettacolari. Le rose sono nel pieno della fioritura e le serre di orchidee mostrano i loro colori più intensi. Le mattine fresche e le giornate soleggiate creano condizioni perfette per esplorare i giardini.

Come organizzare una visita dei giardini vietnamiti

La pianificazione è fondamentale per apprezzare al meglio i giardini del Vietnam. Per i giardini imperiali di Hue, il momento migliore per le foto è la mattina presto, quando la luce è più morbida e i turisti sono pochi. Molti giardini storici offrono visite guidate in inglese, da prenotare con anticipo.

Per i mercati dei fiori, bisogna adattarsi ai ritmi locali. A Quang Ba, l’attività maggiore si concentra tra le 2 e le 6 del mattino. Una guida locale può aiutare nella contrattazione e spiegare le varietà di fiori tipiche del Vietnam. Per i giardini botanici, le visite nel tardo pomeriggio offrono temperature più piacevoli.

Consigli per un’esperienza autentica

La fotografia nei giardini vietnamiti richiede pazienza e rispetto delle tradizioni locali. In alcuni templi e pagode, è necessario chiedere il permesso prima di scattare foto. Per catturare l’essenza dei giardini, vale la pena tornare più volte nello stesso luogo in momenti diversi della giornata.

La visita ai giardini privati, specialmente a Sa Dec, va organizzata attraverso contatti locali. Molte famiglie di coltivatori aprono i loro spazi ai visitatori, offrendo un’esperienza unica e personale. Un interprete può arricchire l’esperienza, permettendo di comprendere le tecniche di coltivazione tradizionali e le storie dietro ogni giardino.

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