Nel cuore del Vietnam centrale, quando le lanterne di Hoi An iniziano a illuminare la notte e il fiume Thu Bon riflette le loro luci dorate, risuona una melodia antica che racconta storie di vita quotidiana, amore e saggezza popolare. È l’arte del Bai Choi, una forma espressiva unica che dal 2017 è orgogliosamente iscritta nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO.
Questa tradizione affascinante, il cui nome letteralmente significa “carte e capanne”, rappresenta molto più di un semplice gioco: è un ponte tra passato e presente, un momento di condivisione comunitaria che unisce generazioni attraverso la musica, la poesia e l’arte della performance. Come le altre forme di patrimonio culturale immateriale riconosciute dall’UNESCO in Vietnam, il Bai Choi incarna l’essenza della creatività e dell’identità culturale vietnamita.
Le origini del Bai Choi: quando la necessità diventa arte

La storia del Bai Choi affonda le radici in un’epoca lontana, tra il XVI e XVII secolo, quando le terre del Vietnam centrale erano ancora ricoperte da fitte foreste abitate da animali selvatici. I contadini della regione di Quang, per proteggere i loro raccolti dagli attacchi notturni delle bestie, costruivano delle capanne di bambù sopraelevate nei campi, dove i giovani del villaggio si alternavano nelle veglie notturne.
Per non addormentarsi durante le lunghe ore di guardia e per comunicare tra una capanna e l’altra, questi guardiani improvvisati iniziarono a cantare e a richiamarsi vicendevolmente. Con il tempo, questa pratica si arricchì dell’uso di carte da gioco tradizionali, dando vita a quello che oggi conosciamo come Bai Choi. Da semplice intrattenimento per alleviare la noia delle veglie notturne, si trasformò gradualmente in una forma d’arte complessa che combinava gioco, musica, poesia e teatro.
Molto più di un gioco di carte
Il Bai Choi contemporaneo si manifesta attraverso due forme principali che ne testimoniano la ricchezza espressiva. Da un lato troviamo il “gioco del Bai Choi”, dall’altro la “performance del Bai Choi”, entrambe caratterizzate da una straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico in un’esperienza collettiva indimenticabile.
L’arte risiede principalmente nella figura dell’Anh Hieu, il cantastorie e conduttore del gioco, che deve possedere non solo una voce melodiosa ma anche un bagaglio culturale vastissimo. Questa figura centrale deve conoscere centinaia di canzoni popolari, poesie tradizionali, proverbi e storie della tradizione orale vietnamita. Durante le performance, l’Anh Hieu non si limita a cantare: diventa attore, improvvisatore, poeta e animatore, capace di adattare istantaneamente la sua performance all’umore del pubblico e alle circostanze del momento.
Le carte utilizzate nel Bai Choi non sono comuni carte da gioco, ma vere e proprie opere d’arte minori. Tradizionalmente realizzate su carta di riso e applicate su listelli di bambù, raffigurano figure umane, animali e oggetti della vita quotidiana. Ogni carta corrisponde a una canzone specifica, e l’abilità dell’Anh Hieu consiste nel descrivere il contenuto della carta attraverso metafore poetiche e indovinelli, senza mai nominarla direttamente.
Un patrimonio condiviso del Vietnam centrale

L’influenza del Bai Choi si estende attraverso undici province del Vietnam centrale, da Quang Binh a Binh Thuan, ognuna delle quali ha sviluppato proprie varianti e caratteristiche distintive. Questa diffusione geografica testimonia quanto profondamente questa forma d’arte sia radicata nell’identità culturale della regione.
A Hoi An, patrimonio mondiale UNESCO e cuore turistico della provincia di Quang Nam, il Bai Choi ha trovato una nuova vita come attrazione culturale per i visitatori internazionali. Le performance notturne lungo le rive del fiume Hoai, illuminate dalle caratteristiche lanterne della città, offrono un’esperienza magica che trasporta gli spettatori in un’altra epoca.
Nella città imperiale di Hue, il Bai Choi mantiene un carattere più tradizionale e solenne. Questa antica capitale imperiale, che già custodisce tesori come la Nha Nhac, la musica di corte vietnamita, offre al Bai Choi un contesto culturale di straordinaria ricchezza. Il villaggio di Thanh Thuy Chanh, nella comune di Thuy Thanh, è oggi l’unico luogo nella provincia di Thua Thien Hue dove i circoli di Bai Choi si riuniscono regolarmente, preservando le forme più antiche di questa arte. Gli appassionati che visitano Hue possono cogliere l’occasione per scoprire non solo il complesso dei monumenti patrimonio UNESCO, ma anche assaporare specialità culinarie uniche come il Bun Bo Hue.
Particolarmente interessante è la variante sviluppata nella provincia di Khanh Hoa, dove il Bai Choi si è arricchito di influenze dal cai luong del sud e dal canto bo del centro del paese, creando una fusione unica che testimonia la capacità di questa forma d’arte di evolversi e assorbire nuove influenze mantenendo la propria identità.
Il riconoscimento UNESCO e la preservazione del Bai Choi
Il 7 dicembre 2017, durante la dodicesima sessione del Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale tenutasi a Jeju, in Corea del Sud, il Bai Choi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento che lo iscrive tra i tesori culturali dell’umanità. Questo momento storico ha rappresentato non solo un onore per il Vietnam, ma anche un importante impulso per la preservazione e la promozione di questa antica tradizione.
Il riconoscimento UNESCO ha evidenziato come il Bai Choi rappresenti una forma d’arte che combina magistralmente musica, poesia, recitazione, pittura e letteratura, incarnando l’essenza stessa del patrimonio culturale immateriale. Come documentato in ricerche accademiche internazionali, la sua importanza trascende infatti l’aspetto puramente artistico, costituendo un elemento fondamentale di coesione sociale e identità culturale per le comunità del Vietnam centrale.
Oggi esistono quasi novanta gruppi, circoli e club di Bai Choi attivi nella regione, che svolgono un ruolo cruciale nella trasmissione di questa tradizione alle nuove generazioni. Come riportato da Vietnam Plus, la maggior parte degli artisti apprende l’arte all’interno della famiglia, attraverso una trasmissione orale che preserva non solo le tecniche ma anche i valori culturali e sociali che il Bai Choi veicola.
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Come si gioca al Bai Choi: tradizione e regole

Comprendere le regole del Bai Choi permette di apprezzare appieno la complessità e la bellezza di questa tradizione. Il gioco combina elementi di fortuna, abilità musicale e improvvisazione teatrale, creando un’esperienza collettiva unica che coinvolge sia i partecipanti che gli spettatori.
– La preparazione del gioco di Bai Choi
Il Bai Choi richiede una preparazione accurata che riflette l’importanza rituale dell’evento. Vengono costruite dalle nove alle tredici capanne di bambù, disposte a ferro di cavallo e sopraelevate di circa due o tre metri dal suolo. Ogni capanna può ospitare da quattro a sei giocatori, mentre al centro si trova la “chòi mẹ” (capanna madre), riservata all’Anh Hieu e ai musicisti che accompagnano la performance.
Le carte utilizzate nel Bai Choi sono opere d’arte in miniatura, tradizionalmente dipinte a mano su carta di riso e incollate su listelli di bambù. Il mazzo è composto da trentatré carte suddivise in tre semi: “Văn” (denaro), “Vạn” (diecimila) e “Sách” (corde), ognuno con dieci carte, più tre carte speciali chiamate “bài yêu” (carte degli spiriti). Ogni carta ha un nome specifico e corrisponde a una canzone tradizionale che l’Anh Hieu deve conoscere perfettamente.
– Le regole del Bai Choi e lo svolgimento del gioco
Prima dell’inizio del gioco, l’Anh Hieu vende dieci bandierine di denaro ai partecipanti, che rappresentano le puntate per partecipare alle dieci manche previste. Ogni giocatore acquista quindi tre carte dalla metà del mazzo non utilizzata dall’Anh Hieu, posizionandosi nella propria capanna e attendendo l’inizio della performance.
Il cuore del gioco risiede nell’abilità dell’Anh Hieu di descrivere poeticamente ogni carta senza mai nominarla direttamente. Quando estrae una carta dal suo mazzo, intona una canzone o recita versi che contengono indizi sul nome della carta, spesso utilizzando metafore, giochi di parole e riferimenti alla vita quotidiana. I partecipanti devono interpretare questi indizi e verificare se possiedono la carta corrispondente.
Chi possiede la carta descritta dall’Anh Hieu deve suonare immediatamente il campanello della propria capanna e gridare “Tới rồi!” (È arrivata!). A questo punto, l’Anh Hieu si reca alla capanna del vincitore per verificare la corrispondenza e, se corretta, appende una bandierina colorata sulla capanna come segno di vittoria. Il vincitore riceve anche una coppa di liquore tradizionale come premio simbolico.
– L’arte dell’Anh Hieu nel Bai Choi
L’elemento che distingue il Bai Choi da un semplice gioco di carte è la straordinaria performance dell’Anh Hieu. Questa figura deve possedere non solo una voce melodiosa, ma anche una vasta conoscenza della cultura popolare vietnamita, la capacità di improvvisare e un notevole talento teatrale. Durante la descrizione di ogni carta, l’Anh Hieu può trasformarsi in diversi personaggi, imitando voci, gesti e atteggiamenti che arricchiscono la narrazione.
Le canzoni e i versi utilizzati spaziano da quelli tradizionali tramandati oralmente a improvvisazioni create sul momento, spesso contenenti osservazioni argute sulla società, insegnamenti morali o semplici battute che fanno ridere il pubblico. Questa dimensione performativa trasforma ogni partita di Bai Choi in uno spettacolo teatrale itinerante, dove la suspense del gioco si combina con il piacere dell’intrattenimento artistico.
Il gioco continua fino a quando tutti e dieci i round sono completati, ma l’aspetto competitivo passa decisamente in secondo piano rispetto alla dimensione sociale e artistica dell’evento. Vincere o perdere nel Bai Choi ha un’importanza marginale: ciò che conta davvero è la partecipazione collettiva, la condivisione di momenti di gioia e la preservazione di una tradizione che unisce le generazioni attraverso la musica, la poesia e il gioco.
L’esperienza del Bai Choi: un viaggio sensoriale nel Vietnam autentico
Assistere a una performance di Bai Choi significa immergersi completamente nell’atmosfera del Vietnam rurale e tradizionale. L’esperienza inizia ancor prima che il gioco cominci, quando si osservano le preparazioni: la costruzione delle capanne di bambù disposte a ferro di cavallo, la decorazione degli spazi con bandiere colorate, l’accordatura degli strumenti musicali tradizionali.
La capanna centrale, chiamata “choi me” (capanna madre), ospita l’Anh Hieu e i musicisti, mentre le capanne laterali accolgono i partecipanti al gioco. L’atmosfera si fa elettrica quando risuonano i primi colpi di tamburo che annunciano l’inizio della performance.
Durante il gioco, ogni carta estratta dall’Anh Hieu diventa il pretesto per una piccola rappresentazione teatrale. Il cantastorie può improvvisamente trasformarsi in un vecchio contadino, in un giovane innamorato, in un soldato coraggioso o in una madre premurosa, accompagnando ogni personaggio con gesti espressivi e cambi di tono vocale che catturano completamente l’attenzione del pubblico.
Gli strumenti musicali tradizionali – il dan nhi (violino a due corde), i piatti, i tamburi e le nacchere – non si limitano ad accompagnare il canto ma diventano parte integrante della narrazione, sottolineando momenti emotivi e creando atmosfere che spaziano dalla gioia più esplosiva alla malinconia più profonda.
Le sfide moderne e il futuro del Bai Choi
Come molte forme d’arte tradizionale, il Bai Choi si trova oggi ad affrontare le sfide del mondo moderno. La competizione con l’intrattenimento tecnologico, l’urbanizzazione che trasforma gli spazi rurali tradizionali e il cambiamento nei gusti culturali delle giovani generazioni rappresentano minacce concrete per la sopravvivenza di questa antica tradizione.
Tuttavia, gli sforzi di preservazione stanno dando frutti incoraggianti. L’introduzione del Bai Choi nei programmi scolastici, l’organizzazione di corsi di formazione per insegnanti e artisti, e l’inclusione delle performance negli itinerari turistici culturali stanno contribuendo a mantenere viva questa tradizione.
Particolarmente significativo è il progetto della provincia di Thua Thien Hue per la preservazione e la promozione del valore del patrimonio artistico del Bai Choi, implementato dal 2019 al 2023 e ora esteso fino al 2030. Questo programma ha portato l’arte del Bai Choi nelle scuole, formando centinaia di insegnanti di musica e manager culturali, e integrando questo patrimonio nei curricula scolastici e nei programmi extracurriculari.
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Dove assistere alle performance di Bai Choi: una guida pratica
Per chi desidera vivere l’esperienza autentica del Bai Choi durante un viaggio in Vietnam, esistono diverse opportunità nelle principali destinazioni del Vietnam centrale. Prima di partire, è utile consultare una guida su quando andare in Vietnam per scegliere il periodo migliore per il proprio viaggio.
Bai Choi a Hoi An: tra lanterne e tradizione
A Hoi An, il Centro Culturale, Sportivo, Radio e Televisivo organizza regolarmente performance serali nel centro storico, particolarmente durante i Full Moon Festival che si tengono il quattordicesimo giorno di ogni mese lunare. Le rappresentazioni si svolgono spesso nei parchi lungo il fiume Hoai, creando un’atmosfera magica sotto la luce delle lanterne tradizionali. Il teatro d’arte tradizionale di Hoi An, fondato nel 1996, offre spettacoli turistici che includono il Bai Choi come parte del programma “Notte nel quartiere antico”. Chi si ferma più giorni può anche scoprire le specialità culinarie locali come il Cao Lau, i noodles tipici esclusivi di questa città, e visitare i caratteristici mercati locali.
Bai Choi a Hue: l’autenticità della tradizione imperiale
A Hue, le performance più autentiche si possono ammirare durante il Festival di Hue, che si tiene ogni due anni, e durante le celebrazioni del Tet. Il villaggio di Thanh Thuy Chanh rimane il luogo più autentico per assistere al Bai Choi tradizionale, anche se è necessario informarsi in anticipo sugli eventi programmati. Durante la visita a Hue, non perdete l’occasione di scoprire cosa vedere nella città imperiale.
Bai Choi a Da Nang: tra modernità e tradizione
A Da Nang, diversi distretti come Cam Le, Son Tra, Lien Chieu, Ngu Hanh Son e la città di Hoa Van ospitano club attivi di artisti del Bai Choi che organizzano rappresentazioni nel fine settimana, spesso in forma ridotta ma ugualmente coinvolgente. La città è facilmente raggiungibile grazie al suo aeroporto internazionale e offre ottime spiagge per chi desidera combinare cultura e relax.
Consigli pratici per organizzare la visita
Per un’esperienza più intima, molti hotel e resort della regione possono organizzare performance private o di gruppo, particolarmente nelle strutture che valorizzano il patrimonio culturale locale. Per spostarsi tra le diverse città del Vietnam centrale, esistono ottimi collegamenti in autobus, treno e aereo che permettono di organizzare facilmente un itinerario di 10 giorni o 15 giorni che includa tutte le principali destinazioni.
Il Bai Choi rappresenta una finestra privilegiata sull’anima del Vietnam centrale, un patrimonio vivente che continua a trasformarsi pur mantenendo intatta la sua essenza. Come tutti i siti e patrimoni UNESCO del Vietnam, in un’epoca di globalizzazione accelerata, questa forma d’arte ci ricorda l’importanza di preservare le tradizioni che definiscono l’identità culturale dei popoli, trasformandole in ponti tra generazioni e culture diverse.
Durante particolari momenti dell’anno, come la festa di metà autunno o altri festival tradizionali, il Bai Choi acquista una dimensione ancora più profonda, inserendosi nel ciclo delle celebrazioni che scandiscono la vita delle comunità vietnamite. Per i viaggiatori interessati ad approfondire la conoscenza della cucina vietnamita e della ricca cultura del Vietnam, il Bai Choi offre un’esperienza che va oltre il semplice spettacolo, diventando un momento di autentica condivisione culturale.
Assistere a una performance di Bai Choi significa non solo godere di uno spettacolo artistico di grande qualità, ma anche partecipare a un momento di condivisione comunitaria che ha attraversato i secoli, portando con sé la saggezza, i valori e la poetica di un popolo che ha saputo trasformare la necessità in bellezza e l’intrattenimento in arte.

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