Anteo Edizioni ha pubblicato la versione in italiano de “La via della Rivoluzione” di Ho Chi Minh. Come il titolo suggerisce, l’opera traccia il percorso rivoluzionario del Vietnam, illustrandone gli obiettivi, gli ideali, le motivazioni e il ruolo della teoria rivoluzionaria.

I contenuti de La via della Rivoluzione

Che cos’è una rivoluzione? Quali tipi di rivoluzione esistono? Quali sono i presupposti per una rivoluzione di successo? E ancora: quali sono le virtù di un rivoluzionario? Come si devono organizzare le forze rivoluzionarie? Utilizzando un approccio pragmatico ed un linguaggio semplice, Ho Chi Minh risponde a queste e a molte altre domande. L’obiettivo è quello di presentare nel modo più comprensibile l’essenza della dottrina marxista-leninista e la direzione dello sviluppo della rivoluzione vietnamita.

La storia del libro

Il libro fu originariamente pubblicato a Guangzhou, in Cina, nel 1927 e Ho Chi Minh lo firmò con lo pseudonimo di Nguyen Ai Quoc. Le prime copie stampate furono introdotte clandestinamente in Vietnam, all’epoca controllato dai francesi, nel periodo immediatamente successivo. Di fatto, l’opera svolse un ruolo fondamentale nella propagazione del marxismo-leninismo in Vietnam alla fine degli anni Venti. Il suo contenuto avrebbe costituito il presupposto ideologico e teorico per la fondazione del Partito Comunista Vietnamita avvenuta il 3 febbraio 1930.

Oggi una delle prime copie stampate de “La via della Rivoluzione” (titolo originale: Duong Kach Menh) è esposta ad Hanoi, al Museo Nazionale di Storia. Nel 2012 il Vietnam ha riconosciuto l’opera come patrimonio nazionale. La versione italiana è arricchita dalla prefazione di Sandra Scagliotti, Console onoraria della Repubblica Socialista del Vietnam, e dall’introduzione di Fausto Cò, Presidente dell’Associazione Nazionale Italia-Vietnam.

La Via della Rivoluzione di Ho Chi Minh copertina

Dalla quarta di copertina:

Ho Chi Minh, insistendo sulla necessità di uno sforzo comune, sull’unione delle forze, sull’agire collettivo per uno scopo condiviso, così indica le peculiarità essenziali del progetto di trasformazione sociale: il suo carattere di massa, l’unità di azione, la coscienza collettiva.

Un insegnamento, questo, a carattere universale, che ben può chiarire alcune ragioni delle sconfitte delle sinistre moderne nel mondo occidentale.

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